Con il termine "visita ginecologica" s'intende solitamente la valutazione dell'apparato genitale: utero, ovaie, vagina; in realtà, questa, è solo una parte della visita. La visita va intesa in un senso più ampio in quanto va fatta precedere dall'acquisizione di tutti gli elementi clinici di un certo rilievo riguardanti, quindi anche altri organi, ma soprattutto, elemento non di minore importanza, deve consentire l'instaurarsi di un rapporto di fiducia tra paziente e specialista.
Questo è particolarmente importante nei primi incontri, soprattutto se si tratti di pazienti molto giovani perché consente, rispettando i tempi di ciascuna, che la visita venga vissuta in modo più sereno, come meno intrusiva della propria intimità e, nello stesso tempo, permette al ginecologo/a di raccogliere informazioni importanti che verrebbero magari non riferite dalla paziente, perché o troppo concentrata sul timore della visita o perché bloccata dalla frettolosità del medico.
È come qualsiasi altra visita, ma con attenzione maggiore nel mettere, a proprio agio, la paziente. Ovviamente la prima volta è necessario chiedere qualche dato in più. Quindi si raccoglie la storia clinica della paziente (malattie e allergie, abitudini alimentari e igienico-sanitarie, se fuma o beve alcolici). Si passa, poi, alla storia ginecologica: la prima mestruazione, eventuali disturbi. Si chiede la storia familiare, casi di tumori alla mammella, all'ovaio o al colon, ma anche predisposizioni a malattie cardiovascolari, casi di ictus o trombosi in famiglia: informazioni importanti per valutare insieme eventuali terapie ormonali.
La visita ginecologica consiste nella valutazione dello stato di salute dei tuoi organi genitali esterni (vagina e vulva) e interni (utero e ovaie). Non occorre una preparazione particolare per effettuare la visita: lavarsi come al solito, e rimanere calma e rilassata. Prima della visita è necessario svuotare la vescica. Non occorre spogliarsi completamente, è consigliabile indossare abiti comodi come una T-shirt lunga, in modo da non sentirsi in imbarazzo durante la visita.
La visita ginecologica, in condizioni di normalità non è dolorosa e viene svolta con la paziente stesa sul lettino e le gambe o i piedi appoggiate ad appositi poggiagambe, due supporti che si trovano ai due lati del lettino.
Potrà sembrare una posizione imbarazzante, ma è l'unico modo per eseguire correttamente la visita.
Indossati i guanti, il ginecologo procederà alla visita, osservando attentamente i genitali esterni, la vulva, per rilevare eventualmente la presenza di infiammazioni vulvovaginali e poi introdurrà in vagina un piccolo strumento che si chiama "speculum" per osservare, con l'aiuto di una lampada, la parete interna della vagina e il collo dell'utero.
La sensazione che si potrebbe avvertire è la stessa di quella che si prova quando si introduce un assorbente interno.
Se sarà necessario farà il PAP Test, cioè preleverà con una piccola spatolina di legno e uno spazzolino le cellule del collo dell'utero che manderà poi in laboratorio ad analizzare.
Il PAP Test è un esame che è bene cominciare a fare subito dopo aver cominciato ad avere dei rapporti sessuali. Serve per evidenziare eventuali anomalie delle cellule del collo dell'utero in modo da poter fare una diagnosi precoce dei tumori, e puó mettere in evidenza alcuni tipi di infezioni.
Se non si hanno avuti mai rapporti sessuali, si è, quindi, vergine, il ginecologo utilizzerà uno speculum molto piccolo, specifico per chi è vergine, saprà essere delicato, e l'imene rimarrà integro, perché è una struttura elastica.
Esaminati i genitali esterni ed interni con lo specuulum, si procede all'esplorazione vaginale: il medico, attraverso l'introduzione delicata di una o due dita di una mano in vagina e con l'altra mano appoggiata sulla zona sovrapubica e le regioni a lato, valuta la forma e il volume dell'utero e delle ovaie; in presenza di pazienti virgo procederà ad una esplorazione rettale, per valutare utero e ovaie.
Durante la visita si consiglia di fare dei respiri profondi e rilassati. In questo modo non si avvertirà nessun fastidio o dolore, e la visita terminerà più velocemente.
La visita ginecologica, che comunque dura solo pochi minuti, puó essere completata con la richiesta di ulteriori esami diagnostici come l'ecografia transvaginale di supporto (ecografia Office o ambulatoriale), per valutare la presenza o il sospetto di patologie come fibromi, polipi endometriali o cisti ovariche.
La visita non è dolorosa. Se il medico avverte tensione muscolare inviterà la paziente a rilassarsi e questo migliorerà la qualità della visita.
La visita ginecologica serve per valutare lo stato di normalità dell'apparato genitale femminile ed escludere la presenza di patologie.
è utile sottoporsi periodicamente alla visita ginecologica e al PAP Test (meglio ogni 1 o 2 anni). La diagnosi precoce di patologie come il tumore all'utero, i fibromi o l'endometriosi, migliora la possibilità di cura.
La visita senologica, ad eccezione di alcune situazioni particolari, non rientra di solito nella visita ginecologica.
Comunque, la visita ginecologica puó essere completata con una visita senologica, e puó richiedere ulteriori esami diagnostici come la mammografia e/o l'ecografia al seno.
Al pari di quella ginecologica, anche la visita senologica non à dolorosa.
perché è la persona più qualificata per dare i consigli più idonei relativamente, ai tanti cambiamenti del corpo.
Si consiglia di andare dal ginecologo se:
Non c'è un'età specifica per andare a fare la prima visita ginecologica, ma sono le personali necessità a richiederlo.
Premesso che è solo tramite la visita che il ginecologo puó valutare se ci sono eventuali problemi, ci si puó rivolgere anche solo per porgli domande su quello che non è chiaro, sui metodi contraccettivi, sul ciclo mestruale ecc., in modo da poter conoscere e prendere "confidenza" con il ginecologo che si sceglierà.
La visita non deve, comunque, far paura perché non à dolorosa e dura molto poco, serve per valutare se è tutto a posto e la si puó fare anche se non si hanno avuto rapporti sessuali.
Il ginecologo potrà porre delle domande per conoscere meglio la paziente. Di seguito alcune delle domande più frequenti per la prima visita:
Chiedere alla mamma o al papà informazioni sulle malattie avute, e cominciare, se non lo si è già fatto, a scrivere tutte le date delle mestruazioni, la durata, la quantità, se sono dolorose e quanto e se ci sono altri disturbi, su un diario dedicato solo a queste informazioni, che sarà molto utile al ginecologo, per farsi un'idea precisa della situazione.
è necessario dire al ginecologo che è la prima visita ginecologica, in questo modo capirà i'imbarazzo, e aiuterà la paziente a rilassarti.
Chiedere tutto quello che incuriosisce, e, se qualcosa non è chiaro, chiedere ulteriori spiegazioni senza remora.
Non c'è un limite cronologico, diciamo che in linea di massima è bene andare dal medico anche per il PAP Test, (che di norma non va eseguito prima dei 21 anni o prima dell'inizio dell'attività sessuale).
La scelta del ginecologo, per la prima visita, è molto importante, perché solo il giusto specialista saprà far scaturire, da subito, un sentimento di fiducia.
La scelta deve basarsi sul proprio modo di essere: se si prova imbarazzo a farsi visitare da un dottore è consigliabile scegliere una donna, se non si ha questo disagio, il sesso dello specialista non è determinante.
Un ginecologo più maturo ha molta esperienza alle spalle avendo trattato tanti e diversi casi nel corso della propria attività professionale, potrebbe, quindi, essere una garanzia in più nella risoluzione dei problemi più svariati.
Il Dr. Grasso è a disposizione presso il centro di ginecologia della Casa di Cura Privata "Assunzione di Maria Santissima", in Via Nomentana, 311, in Roma.
Per informazioni e prenotazioni: Centro Unico 06/85372318